5 motivi per cui potresti cambiare logo
Nell’era di internet, delle campagne social, degli influencer e dei rapidi cambiamenti di tendenze, gusti e stile, sapersi adeguare e restare al passo con i tempi, soprattutto quando si parla di immagine aziendale è di vitale importanza.
Ecco perché oggi parliamo di rebranding.
Il rebranding è un fenomeno sempre più diffuso che rientra nelle strategie di marketing: spesso prevede un restyling dell’immagine aziendale che può prevedere cambiamenti totali o parziali del nome, del logo e delle strategie pubblicitarie.
Obiettivo del rebranding è spesso riproporsi con uno stile più vicino al pubblico di riferimento e maggiormente il linea con il mercato. Altre volte un rilancio della brand identity è necessaria per sbaragliare la concorrenza e attirare nuovi consumatori.
In altri casi cambiare immagine è il modo adottato da un brand per liberarsi da una cattiva reputazione.
In ogni caso, il rebranding deve essere legato a
- un reale bisogno: deve essere un cambiamento necessario, motivato e mirato, non casuale
- uno studio del mercato di riferimento e dei consumatori del marchio/prodotto/servizio
- una valutazione delle potenzialità e dei possibili rischi. Il cambiamento non deve destabilizzare i clienti.
Vediamo alcuni casi celebri di loghi che hanno visto modifiche più o meno radicali nel tempo:
Pirelli e la proprietà elastica della gomma
La “Pirelli & C.” depositò il suo primo logo nel 1888; si trattava della celebre stella. Nel 1901 fu depositato il secondo marchio: in questo caso un ovale con la sola scritta “P & C Milano” e decori in stile liberty. Lo scopo dei primi due marchi fu unicamente quello di dichiarare l’autenticità dei prodotti, senza scopi pubblicitari.
La famosissima “P” dilatata, che copre le altre lettere e che richiama la proprietà elastica della gomma, nacque solo successivamente, nel 1908 a New York. Dopo numerose evoluzioni negli anni, nel 1946 si definì il valore da applicare alla “P” e agli spessori delle altre lettere. Nel 1982 nasce il manuale d’uso del logotipo, ad opera di Salvatore Gregorietti, che ne curò anche l’ultimo restyling.
Mc Donald’s – una svolta attenta all’ambiente
La più celebre catena di fast food nel mondo ha come logo due archi dorati che formano una “M” dal lontano – ma non lontanissimo – 1962.
I fratelli Richard e Maurice McDonald aprirono il primo McDonald nel 1940 a San Bernardino, in California. Dopo circa un decennio i due fratelli perfezionarono il sistema del fast food con un processo che chiamarono “Speedee Service System“; il primo logo fu lo chef “Speedee”, un omino sorridente che voleva comunicare la facilità e velocità del servizio. Il nome della società apparse per la prima volta nel logo McDonalds solo nel 1968.
Dal 2003 viene introdotto il motto “I’m lovin’ it” (lanciato per la prima volta in lingua tedesca a Monaco e a seguire utilizzato in lingua inglese nel Regno Unito, Australia e USA). Fino ad ora i colori predominanti erano il giallo e il rosso, tonalità stimolanti, vivaci ed energiche, caratteristiche che secondo la psicologia dei colori possono stimolare l’appetito.
Dalla fine del 2009 la svolta più radicale: gli archi dorati vengono posti su uno sfondo non più rosso ma verde. È il primo segnale dell’azienda che così si mostra attenta alla questione ambientale e si pone su un piano eco-friendly.
Reebok – il “Delta” della trasformazione
L’evoluzione del logo Reebok è uno dei casi che ha subito forti trasformazioni nel corso degli anni, a partire dalle prime versioni dalla fine degli anni Ottanta ai primi anni Duemila. Il gioco di linee oblique è stato sostituito nel 2014 dalla lettera greca “Delta” che, come specificato dall’azienda stessa “rappresenta il cambiamento positivo ed evolutivo che il fitness può avere sulla vita di una persona; attraverso i millenni il delta è stato simbolo di trasformazione. Il ‘Reebok Delta’ è costituito da tre elementi, ciascuno dei quali rappresenta i cambiamenti (fisici, mentali e sociali) che si verificano quando una persona si spinge oltre i propri limiti percepiti e abbraccia uno stile di vita attivo e pronto alla sfida” .
Come detto in precedenza il cambiamento dell’immagine aziendale deve essere giustificata e ponderata.
Perché dovresti dunque cambiare logo?
- Se il tuo logo è complesso. La semplicità e la chiarezza vincono sempre…ne abbiamo parlato qui
- Se c’è bisogno di un rinnovamento in stile contemporaneo del tuo logo. La storicità è importante ma siamo sicuri che un logo “vecchio” venga percepito nel modo giusto dai clienti?
- Se il focus dell’azienda si è modificato: se, ad esempio, un’azienda di cosmesi decide di puntare principalmente sulla diffusione di prodotti naturali ed ecosostenibili, è giusto far emergere questo aspetto anche nel logo e nell’immagine coordinata
- differenziarsi dalla concorrenza: con un’immagine unica, fresca e memorabile
- il logo deve essere anche social: se hai in atto una campagna di sponsorizzazione sui canali social anche l’immagine del profilo fa la sua parte: deve essere perfettamente riconoscibile sia su pc che dal piccolo schermo dello smartphone. Deve potersi adattare agli standard delle immagini profilo dei vali social ed essere ben identificabile anche al di fuori del sito internet istituzionale.
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